martedì 10 settembre 2013

Dimmi come scollini... e ti dirò chi sei

In salita, tra la fatica e il sudore, non si può non pensare al momento magico dello scollinamento... La vetta è il coronamento di un piccolo sogno, la svolta tanto attesa, il momento in cui si può dire: "ce l'ho fatta!". E questo vale per ogni tipo di salita: dal dosso al cavalcavia fino a quelle grandi salite per cui prepari l'intera stagione. La vera sfida è riuscire ad arrivare in vetta con la minima fatica, senza mai mettere il piede a terra nè procedere a zig-zag. Il fascino della fatica per me è irresistibile, poi magari mi pento, ma la bici non la giro mai indietro.

Ieri ho deciso (quasi inconsciamente) di affrontare una salita non lunga, ma piuttosto impegnativa: Prarostino. Da Pinerolo, si segue la ex-Statale 23 in direzione Sestriere; superato il piccolo comune di Porte, si attraversa il Torrente Chisone in località Ponte Palestro. Dopo il ponte si torna in direzione Pinerolo per poche decine di metri, poi si svolta a destra seguendo indicazione Prarostino. Qui comincia una salita in una valle molto stretta e impervia. L'asfalto è piuttosto sconnesso e presenta buche anche piuttosto marcate.
Dopo un paio di km, la valle si allarga e lo scenario diventa quasi svizzero: pascoli, boschi e piccole borgate disseminate qua e là; la strada prosegue con rampe anche piuttosto ripide.

Si giunge a un bivio, si segue direzione S. Bartolomeo - S. Secondo.Una breve ma ripida discesa, si attraversa il rio che ha modellato questa piccola valle, poi vedi la strada che improvvisamente si impenna: comincia la vera salita. Tre km con pendenze molto alte, almeno 6 tornanti molto stretti (stile Mortirolo), consentono di guadagnare quota in pochissimo tempo. Cosa molto positiva: la vetta non si vede (si può solo ipotizzare dove sia). Un'ultima rampa ed eccomi a S. Bartolomeo, capoluogo del paese di Prarostino: lo scollinamento!

Ce l'ho fatta, mi fermo ad autocelebrarmi (e anche a riprendere fiato). Lo spettacolo sulla Pianura Pinerolese è fantastico. Nella piazza principale spicca questa costruzione, che consente di ampliare l'orizzonte del panorama, ma non mi avventuro in questa scalata a piedi perchè le scarpette da ciclista non danno molta sicurezza sugli scalini :)


E finalmente: LA DISCESA!!! La strada è bella, ampia e le curve sono larghe. Asfalto ottimo. In pochi minuti sono a S. Secondo di Pinerolo. Il tempo stringe, devo andare a suonare. Attraverso Pinerolo in pochi minuti. Decido di percorrere la ex-Statale 23 per arrivare prima a casa. Le gambe girano molto bene. In poco più di mezzora arrivo a None. Ottimo. 

I 2000 km stagionali sono a un passo (o meglio... a una pedalata), se avrò ancora tempo proverò ad affrontare altre salite (magari anche inedite)
Ciao a tutti!

Daniele

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